ELSE e la modernità di un classico letterario
Un testo straordinario, un personaggio che ricorda un’antica eroina, uno stile che fonde in modo sorprendente il monologo interiore, la fantasticheria, l’azione, il dialogo e perfino la musica: questi alcuni degli elementi che caratterizzano ELSE, la nuova produzione della Compagnia La luna nel letto di Ruvo, che verrà presentata in anteprima proprio al Teatro Comunale di Novoli il prossimo SABATO 16 APRILE alle ore 21.00 nell’ambito della Stagione di teatro, musica e danza, promossa dall'Amministrazione comunale di Novoli, dal Teatro Pubblico Pugliese, dalla Fondazione Fòcara di Novoli e dalla Residenza TEATRI ABITATI di Factory Compagnia e Principio Attivo Teatro.
In scena Nunzia Antonino diretta da Carlo Bruni a far rivivere il gioco mirabile del teatro riesce a condurre Else, l’adolescente appassionata della novella di Schnitzler, ad un personaggio certamente lontano per età da quello letterario, ma che con quello condivide lo stesso sguardo sulla crisi culturale con cui si trova costretta a confrontarsi: una società ipocrita, che vive di apparenze nascondendo la sua perversa natura corrotta.
Ancora una volta, in scena, l’assoluta modernità di un classico letterario.
Compagnia La luna nel letto / Ass. Cult. Tra il dire e il fare
ELSE
di Nunzia Antonino e Carlo Bruni
liberamente ispirato a “La signorina Else” di Arthur Schnitzler
traduzione di Giuseppe Farese
ricerca musicale Sergio Antonino
con NUNZIA ANTONINO
impianto scenico e regia di CARLO BRUNI
Fondandosi sulla novella di Arthur Schnitzler, scritta come monologo interiore nel 1924, sotto le stesse influenze che avrebbero dato corpo alla psicanalisi di Freud, Bruni/Antonino sono partiti dall’adolescente in vacanza e dal suo dramma, alimentato da un debito del padre nei confronti di un laido signor Dorsday. Debito che lei è invitata a estinguere con “strumenti” ritenuti ormai comuni, perciò lontanissimi dal produrre scandalo, ma ancora oggi “perfettamente” in grado di alimentare le tragiche conseguenze svolte dal racconto.
La direzione scelta dagli autori è condizionata dall’anagrafe: Else non è la diciannovenne dell’originale, piuttosto lo è stata. Rimasta impigliata nella lettera che scatenò il dramma, è alle prese con lo stesso Veronal di allora: medicinale ormai però fuori moda; veleno inadeguato al ruolo e dunque anche inutile a domare il reiterato dolore.
Else vive in un mondo sordo, immerso in una crisi culturale, non dissimile da quella che ispirò Schnitzler: fonte di ossessioni, nel migliore dei casi in grado di condurre alla follia.
Hanno dato origine a questa ricerca: l’amicizia con Giuseppe Farese, traduttore dell’opera e la sollecitazione di un curioso bancario, interessato a indagare il peso che un debito può ancora avere sulle anime sensibili.