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LA SORELLA DI GESUCRISTO ritorna a Novoli Oscar De Summa - sabato 29 aprile


Il nuovo monologo di Oscar De Summa, “La sorella di Gesucristo”, che chiude in modo inatteso questo unicum teatrale, davvero molto particolare, dedicato ai ricordi dei suoi primi vent’anni di vita.

De Summa, come è avvenuto per gli altri due capitoli, ambienta la storia nel paese dove ha vissuto la sua infanzia e giovinezza, Erchie, in una Puglia resa in modo vivissimo da una narrazione molto personale

La protagonista è una sola, lei, “La sorella di Gesucristo”, che pur chiamandosi Maria non ha ancora una vera identità riconosciuta, essendo da tutti chiamata solo con quel nomignolo, “sorella di Gesucristo”, dal ruolo che interpreta durante le sacre rappresentazioni.

Forse, però, finalmente potrà acquistare una propria identità, Maria, con il gesto che sta per compiere. Impugnando una pistola, una Smith & Wesson 9 millimetri regalata al padre dallo zio d’America, attraversa Erchie a piedi, sotto gli occhi di tutti, per compiere la sua vendetta: sparare ad un coetaneo che il giorno prima le ha fatto violenza.

I parenti dell’uno e dell’altra, gli uomini e le donne che si affacciano curiosi dai balconi, che affollano bar e negozi, le varie corporazioni che compongono l’humus sociale di Erchie: ognuno, a proprio modo, si mostra nel racconto a dar la propria versione dei fatti. Tutti concorrono a formare ancora una volta una processione in cui, al posto della croce, vi è una pistola. Tutti si palesano con un racconto corale di parole che diventano immagini.

Così questa ragazza per riprendersi il suo corpo, il suo corpo privato, è costretta a farlo pubblico, a darlo in pasto alla folla e ai suoi vaneggiamenti, ad assumere su di sé il suo stesso corpo sessualizzato dai maschi e dalla società contemporanea, dove l’occidente e l’oriente giocano tutto il loro potere dominante; quel corpo diviso in parti, smembrato ad uso e consumo del potere attraverso l’imposizione di visioni e divieti.Ma qual è la via per rimettere tutto al suo posto? È giusto usare la violenza per riparare ad una violenza? E se così non fosse che alternative avremo?


ingresso da 8 a 10 euro





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